Secondo uno studio congiunto dell’Ente europeo dei brevetti (Epo) e dell’Ufficio per la proprietà intellettuale della Ue (Euipo) sull’impatto, in Europa, dei diritti di proprietà intellettuale (marchi, brevetti, disegni registrati) in termini di Pil, occupazione, salari e commercio, più del 42 % dell’attività economica totale (pari a circa 5700 miliardi di euro annui) sono generati da industrie ad alta densità di proprietà intellettuale (era al 38,6% nello studio 2013). Le industrie ad alta densità di marchi rappresentano il 36%, quelle che sfruttano in prevalenza disegni e modelli sono il 13%, 15% quelle basate sui brevetti e 7% quelle che puntano sul diritto d’autore.
Sul fronte dell’occupazione, il 28% di tutti i posti di lavoro nella Ue (erano il 25,9% nello studio 2013) sono stati direttamente creati da industrie altamente innovative (circa 60 milioni). Ma se si aggiunge un altro 10% di posti indiretti (i relativi fornitori di beni e servizi), si può affermare che circa il 38% dell’occupazione Ue (82 milioni di occupati) dipende da chi spinge l’acceleratore dell’innovazione.