Da oltre un decennio, l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (Euipo) raccoglie segnalazioni degli utenti su come i sistemi di proprietà intellettuale (PI) siano stati sistematicamente presi di mira da truffatori che sfruttano dati pubblici su titolari di diritti e richiedenti per commettere crimini transfrontalieri. Per valutare l’entità del problema, recentemente Europol ha pubblicato il rapporto sulla situazione 2024 intitolato “Frodi con richieste di pagamento ingannevoli rivolte ai titolari di diritti di proprietà intellettuale“, finanziato dall’EUIPO.
Il Rapporto mostra un aumento significativo delle attività fraudolente; i truffatori usano tattiche avanzate come lo spoofing delle email e attacchi di phishing per sfruttare persone e aziende vulnerabili, inducendole a pagare tasse inutili per servizi non richiesti o falsi. Spesso impersonano uffici ufficiali di PI, come l’Euipo, usando certificati falsi e imitando loghi per sembrare legittimi.
Le richieste di pagamento inviate via email sono aumentate notevolmente dall’inizio del 2023, così come quelle inviate per posta, che rimangono il metodo più comune di contatto. Il rapporto aggiornato stima che la tassa media richiesta dai truffatori sia di circa 1.500 euro, con un profitto annuo stimato superiore ai 26 milioni di euro, utilizzati per migliorare la logistica, investire in tecnologie avanzate e espandere le attività illegali a livello mondiale. Inoltre, l’uso della digitalizzazione e degli strumenti di intelligenza artificiale (AI) ha reso più facile per i truffatori sfruttare la tecnologia a supporto delle loro attività criminali.
L’Euipo si impegna a proteggere i titolari di diritti di PI e i richiedenti in tutta l’UE e a portare alla giustizia i responsabili, collaborando strettamente con Europol, altre forze dell’ordine e la rete Anti-Scam (che riunisce rappresentanti degli uffici nazionali e regionali della proprietà intellettuale degli Stati membri dell’UE e dei Paesi EFTA, dell’EPO, dell’OMPI, di Europol, di Eurojust, degli uffici della proprietà intellettuale dei Paesi candidati e di diverse associazioni di utenti) per combattere questo tipo di frode.