Reputation Taylor’s Version. Il marchio morirà

Copertina articolo REPUTATION TAYLOR’S VERSION
Ma il mondo della musica non è mai stato così vivo

Qualcuno potrebbe essersi chiesto il motivo per cui, dallo scorso 30 maggio, la classifica che raccoglie gli album più acquistati su iTunes abbia visto la rapidissima ascesa di un album pubblicato nel 2017 e di uno datato addirittura 2006. Si tratta, rispettivamente, di “Reputation” e “Taylor Swift”, il primo e il sesto album rilasciati dalla superstar statunitense e, al contempo, gli ultimi due ad essere rimasti privi delle cosiddette “Taylor’s Versions”. Nella data citata, infatti, Swift ha comunicato di aver riacquistato da Shamrock Capital non soltanto i masters, ossia le versioni originali, dei primi sei album editi da Big Machine Records, ma anche tutti i contenuti rilasciati insieme a tali album nel corso della quasi ventennale carriera. 

L’annuncio pare essere la chiusura di un capitolo aperto nel 2018, anno in cui Swift ha lasciato Big Machine Records alla scadenza del contratto firmato prima di raggiungere la maggiore età, per passare a Republic Records. Pare che più volte, nel corso del tempo, l’artista abbia manifestato l’interesse ad ottenere i diritti sui propri masters, attribuiti contrattualmente all’etichetta discografica, ma che l’unica via offertale sia stata quella di acquisirli su ciascuno degli album in cambio dei diritti su ogni nuovo album pubblicato con Big Machine.

Nel 2019, l’etichetta di Scott Borchetta, i.e. Big Machine Records, è stata acquisita da Scooter Braun – diventato manager di Kanye West proprio nel momento di picco della campagna diffamatoria di quest’ultimo nei confronti di Swift – tramite la propria società Ithaca Holdings LLC. Anche in tale circostanza, nonostante le richieste dell’artista, non è stato proposto nessun accordo in relazione alla titolarità del catalogo. Nel 2020, il catalogo è stato quindi venduto da Braun a Shamrock Capital, dopo aver ricevuto un riscontro negativo da Swift su una proposta contrattuale che, tra l’altro, avrebbe impegnato la cantante a firmare un accordo di riservatezza con il divieto di qualsiasi affermazione pubblica negativa su Braun. 

Peraltro, già nel 2019 Swift aveva comunicato al pubblico la prospettiva di nuove registrazioni dei propri album, possibilità esplicitamente prevista nel contratto a suo tempo siglato con Big Machine Records. L’intento era dichiaratamente quello di diminuire le occasioni in cui fosse richiesto ai titolari di masters di concedere gli stessi in licenza e, dunque, in sostanza, diminuirne il valore economico. La risposta del pubblico è stata senza precedenti, con i fan che hanno rapidamente iniziato ad ascoltare le “Taylor’s Versions”: Fearless e Red nel 2021, Speak Now e 1989 nel 2023. 

Da due anni, tuttavia, i fan attendevano la pubblicazione dell’album di esordio e di “Reputation”, l’album che, nonostante abbia ottenuto meno riconoscimenti, ha segnato una pietra miliare nella carriera della cantante. I fan hanno iniziato a cercare indizi sulla data di rilascio ovunque, anche nei registri marchi. In particolare, TAS Rights Management LLC è titolare di tre diritti di privativa registrati per il segno “REPUTATION TAYLOR’S VERSION”: la domanda di marchio canadese n. 2163632-00, la domanda di marchio statunitense n. 90524340 e la registrazione di marchio internazionale n. 1641769 basata sulla citata domanda statunitense e con designazioni in Australia, Canada, Cina, Unione Europea, Regno Unito, Giappone, Messico e Nuova Zelanda. La domanda di marchio statunitense è stata, in particolare, monitorata dai fan sulla base della legislazione corrente in materia di marchi. Depositata l’11 febbraio 2021, il 16 agosto 2022 ha ottenuto la cosiddetta Notice of Allowance, così che, nei sei mesi successivi, una Dichiarazione d’Uso in commercio avrebbe dovuto essere completata ed inviata all’Ufficio Marchi Statunitense (USPTO). Tuttavia, la normativa prevede anche la possibilità di richiedere fino a cinque estensioni semestrali di tale termine, con la scadenza non più prorogabile prevista, quindi, per il 16 agosto 2025. 

In conseguenza di quanto sopra, i fan si erano convinti che l’uscita dell’album fosse imminente, dal momento che il mancato utilizzo in commercio del marchio entro la data sopra citata avrebbe, necessariamente, comportato l’abbandono della domanda e, di conseguenza, anche il venir meno della registrazione di marchio internazionale basata sulla stessa domanda statunitense.

La sorpresa più grande, dopo quella relativa all’acquisto del catalogo da parte dell’artista statunitense, è stata, quindi, l’annuncio che l’album “REPUTATION TAYLOR’S VERSION” non vedrà mai la luce. Swift ha spiegato che l’attività di re-recording era, sì, nei piani, come dimostrato anche dalla scelta di voler tutelare il titolo con il deposito di una domanda di marchio, così come avvenuto anche per gli altri album oggetto del processo. Tuttavia, pare che, alle difficoltà iniziali, relative a canzoni riguardanti un momento non positivo nella vita professionale e personale dell’artista, si sia, successivamente, aggiunta la reale possibilità di ottenere il controllo dell’album originale. Per tale ragione, Swift ha comunicato che, in futuro, potrebbero essere pubblicate soltanto le “Vault tracks”, ossia i brani scritti per quell’album ma non rientrati nella versione finale. 

Pare, invece, che il destino di “Taylor Swift Taylor’s Version”, ossia il re-recording dell’album di debutto, sarà differente. Anche in questo caso, TAS Rights Management LLC è titolare della domanda di marchio canadese n. 2163631-00, della domanda di marchio statunitense n. 90524271 e della registrazione di marchio internazionale n. 1641767, estesa in Australia, Canada, Cina, Unione Europea, Regno Unito, Giappone, Messico e Nuova Zelanda, basata sulla citata domanda statunitense. La domanda è stata depositata nella stessa data di quella già sopra analizzata ed ha ottenuto la Notice of Allowance nella stessa data. Di conseguenza, anche questo marchio dovrebbe essere utilizzato in commercio entro il prossimo 16 agosto 2025. Tuttavia, tale scadenza potrebbe essere in contrasto con un’eventuale volontà di pubblicazione nell’anniversario del ventennale del disco, che cadrà il prossimo 24 ottobre 2026. Nel caso in cui l’artista desideri, effettivamente, calendarizzare la pubblicazione del re-recording dell’album di debutto per il prossimo anno, con tutta probabilità si assisterà, dunque, all’abbandono della domanda depositata nel 2021 ed al deposito di una nuova domanda, con tutela di prodotti e servizi nelle medesime classi già rivendicate dalla domanda n. 90524271, ossia i prodotti nelle classi 9, 14, 16, 18, 21, 25, 26 e 28, insieme ai servizi nelle classi 35 e 41.

A livello globale, TAS Rights Management LLC – sigla che deriva dalle iniziali dell’artista, Taylor Alison Swift – risulta titolare di quasi cinquecento marchi, alcuni dei quali sono stati trasferiti nel 2019 dalla persona fisica Taylor Swift alla società. Il primo diritto di privativa è la registrazione di marchio statunitense n. 3439210 per il segno denominativo “TAYLOR SWIFT”, depositato in data 27 marzo 2007 tramite uno studio legale di Nashville, con rivendica di prodotti di abbigliamento e cappelleria in classe 25. È quantomeno peculiare che, insieme ai prodotti appena citati, siano stati rivendicati anche “braccialetti” nella stessa classe 25, tenendo in considerazione il fenomeno globale di scambio di braccialetti che ha caratterizzato l’ultimo tour di Swift, “The Eras Tour”, iniziato nel marzo 2023 e concluso nel dicembre 2024 dopo centoquarantanove concerti da più di tre ore ciascuno. 

Nonostante la saga si possa, ora, considerare conclusa, i dibattiti che sono scaturiti dalla vicenda hanno già lasciato e lasceranno conseguenze rilevanti nel mondo dell’industria musicale, in particolare con riferimento alla consapevolezza degli artisti di meritare condizioni contrattuali soddisfacenti in relazione ai diritti di proprietà intellettuale sulle proprie opere.

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