L’Ue accusa Temu: ‘Prodotti illegali sulla sua piattaforma’

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Rischia una maxi-multa Temu, la piattaforma cinese di commercio online, accusata dall’UE di vendere anche prodotti illegali.

Le prove di questa attività sarebbero state raccolte anche attraverso acquisti anonimi, sollevando dubbi sulla legittimità delle pratiche di Temu. Il claim “Temu: compra da miliardario” potrebbe nascondere acquisti non conformi alle normative vigenti nel Vecchio Continente. 

La piattaforma rischia una multa pari al 6% del suo fatturato, che si tradurrebbe in circa 430 milioni di euro. In risposta, Temu ha indirettamente ribadito il suo impegno a collaborare con la Commissione Europea, affermando: “Continueremo a collaborare pienamente con la Commissione Europea”. 

La società si difende inoltre senza rispondere direttamente alle accuse dell’UE, sottolineando di aver aderito al comitato internazionale anticontraffazione. Secondo Temu, quindi, i prodotti in vendita sulla piattaforma non sarebbero illegali come sostenuto dall’Unione Europea.

La Commissione europea ha scoperto che il marketplace cinese avrebbe violato il Digital Services Act (Dsa) perché non avrebbe valutato correttamente il rischio di vendita di prodotti illegali, come giocattoli e dispositivi elettronici non conformi. L’indagine ha evidenziato che le misure di mitigazione adottate da Temu sono risultate generiche e poco efficaci.

In risposta, Temu non ha commentato direttamente la questione, ma si è difesa annunciando di essere entrata a far parte dell’International Trademark Association (Inta), un’organizzazione globale che tutela i marchi e la proprietà intellettuale. L’obiettivo di questa adesione è rafforzare l’impegno di Temu nel creare un marketplace più affidabile e sicuro, collaborando con altri stakeholder e promuovendo la tutela dei diritti di proprietà intellettuale a livello internazionale.

Dal 2022, Temu ha investito molto in misure di conformità, come il controllo dei venditori, formazione, monitoraggio continuo e strumenti dedicati alla protezione dei marchi, dimostrando così il suo impegno nel garantire un’esperienza di acquisto più sicura e trasparente.

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