“World Intangible Investment Highlights”, il Rapporto WIPO – Luiss del 2024, evidenzia un boom globale negli investimenti in beni immateriali, trainato principalmente da software e intelligenza artificiale.
Gli Stati Uniti guidano la classifica in termini assoluti, con investimenti quasi doppi rispetto a Francia, Germania, Giappone e Regno Unito, mentre la Svezia si conferma come l’economia con la più alta intensità di investimenti immateriali, pari al 16% del PIL. L’India supera molte economie europee con un’intensità del 10%, e il Brasile si avvicina all’8,5%. Nel 2024, gli investimenti immateriali sono cresciuti del 3% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 7,6 trilioni di dollari, con una crescita sostenuta del 4% annuo dal 2008.
Questi investimenti rappresentano ormai il 14% del PIL, superando l’11% degli investimenti materiali. La crescita più rapida si registra in India e Brasile, mentre software e database sono le categorie più dinamiche, con espansioni superiori al 7% annuo.
Il rapporto sottolinea come l’Intelligenza Artificiale stia stimolando due fasi di investimento: la prima di installazione di hardware e infrastrutture, e la seconda di trasformazione strutturale delle imprese. Negli USA, gli investimenti in infrastrutture IA sono già evidenti, con un incremento superiore al 4% tra il 2023 e il 2024, e si prevede che l’impatto si ampli nei prossimi anni, sottolineando il ruolo cruciale degli investimenti immateriali nella competitività globale.