Disney e OpenAI: l’accordo da 1 miliardo che cambia l’intrattenimento

open AI disney

L’accordo di licenza da 1 miliardo di dollari tra Disney e OpenAI segna una svolta per l’industria dell’intrattenimento e per la gestione della proprietà intellettuale nell’era dell’intelligenza artificiale. L’intesa consente al modello video Sora di utilizzare personaggi e franchise Disney, aprendo l’accesso a un secolo di IP iconiche finora rigidamente controllate e trasformandole in materia prima per la creazione di contenuti generativi.

Secondo gli analisti, l’operazione inaugura una netta distinzione tra contenuti “pre-AI” e “post-AI”, con un possibile rafforzamento del valore economico e simbolico delle opere create prima dell’avvento massivo dell’AI. In questo quadro, il vero vantaggio competitivo di Disney non risiede solo nella tecnologia, ma nella profondità del suo catalogo storico, che diventa al tempo stesso fonte di sperimentazione e serbatoio per nuovi sviluppi industriali.

Il modello ipotizzato è circolare: i contenuti generati dagli utenti con l’AI fungono da banco di prova per idee e format che, se di successo, possono essere selezionati e trasformati in produzioni professionali per cinema e streaming. Una dinamica che rafforza il ruolo strategico dei diritti su marchi, personaggi e universi narrativi, destinati a diventare asset centrali anche nelle versioni generate dall’AI.

L’intesa Disney-OpenAI rappresenta così un possibile precedente di mercato, destinato a influenzare le strategie di altri grandi player – da Netflix a Warner Bros. – e a ridefinire il rapporto tra tutela della proprietà intellettuale, licenze e sfruttamento creativo nell’ecosistema audiovisivo europeo e globale.

Torna in alto