Grazie agli incroci dettati dal calendario, le giornate ricomprese fra il 4 e il 10 febbraio 2024 hanno rappresentato un sogno diventato realtà per gli appassionati di musica. Domenica 4 febbraio, infatti, si sono tenuti a Los Angeles i Grammy Awards, ossia i premi conferiti dalla National Academy of Recording Arts and Sciences, giunti alla sessantaseiesima edizione. Dal 5 al 10 febbraio, invece, si è svolto l’immancabile appuntamento che da decenni – per l’esattezza, settantaquattro edizioni – catalizza l’attenzione di un numero di italiani sempre in crescita: il Festival di Sanremo. Tali eventi rappresentano, da un lato e dall’altro dell’oceano, la cartina tornasole delle tendenze musicali dei Paesi di riferimento. Proprio per questa ragione, è interessante sottolineare come, soprattutto recentemente, una categoria fino a qualche tempo fa non considerata dagli ascoltatori è giunta, oggi, a reclamare i riflettori. Si tratta degli autori dei brani, il cui contributo è – come auspicabile – sempre più valorizzato in una molteplicità di ambiti afferenti al settore dell’intrattenimento, compresi i palcoscenici.
Il momento più apprezzato durante la cerimonia dei Grammys non è stato, infatti, l’assegnazione di un premio, bensì l’esibizione di un duo inedito che ha monopolizzato l’attenzione del web. Era il 1988 quado Tracy Chapman pubblicava “Fast Car” come singolo per il proprio omonimo album di esordio. Si tratta di una canzone che non soltanto ha portato all’artista tre nominations agli stessi Grammys, ma che è diventata parte della cultura popolare di un’intera generazione. In particolare, si ricorda con affetto e nostalgia il momento in cui la cantante ha ottenuto il silenzio e l’adorazione dell’intero stadio di Wembley con la propria performance in occasione del concerto organizzato per i 70 anni di Nelson Mandela.
Nell’aprile 2023, Luke Combs, artista impegnato nella musica country, ha pubblicato una cover del brano, alla quale si deve il merito di aver permesso agli utenti della generazione Z, e non solo, la riscoperta della canzone. Tuttavia, il trionfo di Chapman e del suo brano non si sono fermati all’ampiamento della piattaforma degli ascoltatori, ma si sono, altresì, riverberati in termini economici. Tracy Chapman è, infatti, indicata come autrice unica del brano, divenendo la prima donna afro-americana con tale ruolo a raggiungere la posizione più alta nella classifica Country Airplay stilata da Billboard. Di conseguenza, non percepirà solo il corrispettivo derivante dai diritti di utilizzazione economica della performance da lei incisa, ma altresì quanto derivante dai soli diritti d’autore su testi e musica utilizzati in qualsiasi cover.
È stato stimato che, dopo il duetto sul palco dei Grammys, gli ascolti della versione originale del brano siano triplicati. Quest’ultima, appena rientrata nella classifica Hot 100 stilata dalla stessa Billboard, è pronta ad essere ritrasmessa in radio con l’etichetta Rhino Records, la quale gestisce la parte del catalogo di Warner Music Group all’interno del quale sono ricompresi i brani inizialmente pubblicati da Elektra Records. Chapman percepisce sia le cosiddette “publishing” o “songwriter” royalties, ossia i compensi rispetto al testo e alla composizione musicale del brano in sé e per sé, sia quelle identificate come “recording” o “master” royalties, relative al pezzo così come inciso. Tuttavia, avrà diritto alle prime anche con riferimento al brano interpretato da Combs, i cui ascolti sono, in ogni caso, aumentati di quasi il 50%.
Il tema delle “songwriter” royalties risulta avere un peso sempre meno marginale nel mercato musicale contemporaneo, come esemplificato in maniera magistrale anche da uno sguardo veloce rispetto al dietro le quinte della kermesse musicale italiana.
Due sono le persone che risultano co-autori di ben quattro dei brani in gara: se Davide Petrella, conosciuto come performer con lo pseudonimo di Tropico, dopo aver collaborato alla stesura della canzone vincitrice della scorsa edizione pone la propria firma, quest’anno, ai brani di Emma, The Kolors, Rose Villain e Ghali, alla penna di Jacopo Ettorre si devono, invece, i pezzi di Mahmood, Alessandra Amoroso, Fred De Palma e Bnkr44.
Da rilevare è il fatto che nessuno dei due risulta come autore unico rispetto ad un brano. Uno spirito di collaborazione e condivisione nella stesura delle opere, sia lato testo sia lato composizione musicale, si osserva, dunque, come una tendenza sempre più radicata nel panorama moderno, come emerge dal fatto che, oltre ai due citati, una quantità limitata di nomi di autori si ritrova, in diverso ordine ed in differenti combinazioni, nelle varie canzoni in gara.
Nonostante alcuni critici non apprezzino uno scenario di questo tipo, sostenendo che una tale configurazione appiattisca la creatività delle canzoni, tale struttura sembra, invece, essere più favorevole per gli artisti. Da un lato, infatti, si valorizza il contributo di coloro di cui non si conosce il viso, ma che ottengono sulle proprie opere creative sia i diritti morali ad essere riconosciuti come autori sia i compensi derivanti dai diritti di utilizzazione economica sugli stessi. Dall’altro lato, gli artisti stessi sono spinti ad uno studio più approfondito che consenta loro di avere una preparazione maggiormente completa, al fine di alternarsi, a seconda del momento, sopra e dietro il palco. Le statistiche dimostrano, infatti, come i riflettori siano sempre meno puntati sui soli interpreti e sempre più su coloro che sono in grado di fornire le proprie sfumature al brano oggetto della performance.
Le modalità di suddivisione dei diritti d’autore e dei corrispettivi derivanti dagli stessi è oggetto di un’intricata rete di previsioni contrattuali che legano gli artisti, gli autori, i produttori e le etichette discografiche, formando una struttura di notevole interesse per gli esperti del settore e per gli appassionati. Inoltre, è impossibile non collegare la crescita nella valorizzazione dei contributi degli autori alle corrette esigenze di tutela che gli stessi hanno manifestato negli ultimi anni. Le modifiche già avvenute nel mercato discografico e quelle che si stanno verificando nel momento corrente paiono essere preludio di una nuova, vibrante stagione per tutti i soggetti coinvolti, compresi i professionisti del diritto.