Originale, come il tuo Natale

Banner su sfondo rosso con i loghi istituzionali del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, UIBM, EUIPO e SI.CAMERA. Al centro, il titolo 'Originale, come il tuo NATALE' seguito dal messaggio 'La contraffazione non va in vacanza. Scegli solo giocattoli autentici'. Sotto, un orsacchiotto di peluche con cappello di Babbo Natale spunta da una scatola piena di regali. In basso il logo marchiedisegniUE.

La contraffazione non va in vacanza.

Scegli l’originale. Per te, per chi produce, per come scegli di stare nel mondo.

Non si tratta solo di evitare un rischio, ma di capire un gesto.
perché ogni acquisto non è “solo” un acquisto, ma è anche un atto di fiducia: in chi investe, in chi produce, in chi controlla, in chi tutela la qualità. Quando scegli un prodotto originale, con un marchio o un design registrato, non stai solo scambiando del denaro per possedere quell’oggetto: gli stai riconoscendo un valore che va al di là dell’aspetto economico (il prezzo) e che ha a che fare con aspetti culturali, sociali, legati alla salute, al benessere e così via.

Marchi e disegni registrati: perché contano davvero?

Un marchio registrato rende visibile una catena di responsabilità – creatori, produttori, distributori – che rispondono in prima persona della qualità, della sicurezza, dell’originalità di quel prodotto.
Significa sapere chi c’è dietro, poter chiedere conto, avere diritti quindi, in altre parole, significa trasparenza.
E significa anche fiducia: perché un mercato con prodotti autentici è un mercato che funziona, dove l’innovazione e la concorrenza leale costituiscono dei valori che, al contrario dei danni causati dalle imitazioni di prodotti originali, creano sviluppo e prodotti fatti meglio, più controllati e più sicuri.

Il paradosso del falso: perché sembra conveniente, ma non lo è

Chi acquista un falso non lo fa solo per risparmiare.
C’è il desiderio di appartenenza, “compro un falso di una determinata marca di lusso perché voglio riconoscermi in una persona che porta oggetti di lusso – anche se falsi”, la curiosità, la convinzione di “sapere gestire il rischio”, o, più di tutto, la sensazione di fare un grande affare.
Ma dietro quella convenienza apparente si nasconde un costo che paga la collettività e spesso anche chi ha comprato quell’oggetto.

Quanto sono rischiosi i prodotti contraffatti?

Per la salute e la sicurezza: cosmetici, giocattoli, apparecchi elettronici falsi possono contenere materiali di scarsa qualità, non conformi alle norme, per cui potenzialmente tossici.

Rischi economici: nessuna garanzia e conseguente perdita di denaro in caso di malfunzionamento o danni alle persone.

Danni all’ambiente: la produzione illegale ignora ogni norma di sostenibilità, inquinando e sfruttando territori e risorse in modo selvaggio.

Rischi per la società: il mercato del falso alimenta lavoro nero, evasione fiscale, organizzazioni criminali.


La domanda giusta da porsi, allora, non è “quanto sto risparmiando?”, ma “quali rischi sto correndo? Che danni provoco con il mio piccolo, innocuo, saltuario acquisto di un prodotto non originale?

I settori più colpiti, e perché proprio loro

Cosmetica e profumi, elettronica, giocattoli: sono i campi in cui l’identità del prodotto coincide con la fiducia nel marchio. 

I dati pubblicati ad ottobre nel “Rapporto sulle attività svolte per la lotta alla contraffazione dalle amministrazioni competenti” realizzato dalla Direzione Generale per la Proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy confermano questa vulnerabilità: il settore moda e abbigliamento domina incontrastato le classifiche del falso (rappresentando da solo il 38,5% dei sequestri avvenuti nel 2024), seguito dagli accessori (25,9%) e dalle calzature (9,6%), mentre per quantità di pezzi preoccupano i volumi di giocattoli (14,9 milioni), gli accessori di abbigliamento (4,4 milioni), i prodotti per l’igiene, le apparecchiature elettriche.

Sempre dal Rapporto emerge come sia in costante aumento la contraffazione online attraverso piattaforme di e-commerce non sicure e attraverso gli shop sui social (il social-commerce) molto soggetto, purtroppo, a meccanismi ingannevoli come i cosiddetti “hidden links” e il dropshipping fraudolento: spesso l’esca parte dai social media, dove viene mostrato un prodotto di marca a prezzi stracciati, ma l’acquisto viene finalizzato su piattaforme non sicure o addirittura illegali. Dietro quel pacco non c’è un vero affare, ma un’industria illegale che prospera sull’inganno. 

Quando il marchio viene falsificato, viene falsificata anche la relazione tra produttore e consumatore.
Ogni volta che un falso entra in circolazione, un’impresa onesta perde fatturato, un’idea originale perde riconoscibilità, un’intera filiera produttiva si indebolisce.

Sfondo rosso natalizio decorato con una pioggia di polvere luminosa dorata.

La dimensione economica e culturale della contraffazione

Ogni anno, milioni di prodotti falsi entrano sul mercato europeo.
Il danno non riguarda solo le imprese:

  • meno innovazione, meno posti di lavoro;
  • minori entrate fiscali per lo Stato;
  • più potere alla criminalità organizzata.

Ma il danno più profondo è culturale: la contraffazione normalizza l’idea che copiare valga quanto creare, che l’imitazione sia innocua, che la qualità e l’originalità non meritino tutela.
È questa, più di ogni altra, la sfida della consapevolezza: riattribuire valore all’autenticità.

Riconoscere l’originale: un gesto di competenza

Saper distinguere un prodotto autentico da uno falso è una forma di competenza che si può sviluppare, prima di tutto allenando lo sguardo a riconoscere caratteristiche e segni di autenticità.
Oggi la tecnologia aiuta: codici QR, piattaforme ufficiali di verifica, etichette intelligenti, sistemi blockchain per la tracciabilità, ma ci sono tanti altri elementi più generali da tenere sott’occhio:

I primi passi: a cosa fare attenzione

  • prezzo: se sembra troppo basso per essere vero, probabilmente non lo è.
    Diffida dagli sconti esagerati su prodotti di marca o di alta gamma.
  • luogo di acquisto: scegli sempre canali ufficiali, siti certificati, rivenditori autorizzati con tutte le informazioni di contatto e con più informazioni possibili sui prodotti in vendita. Oggi è più facile grazie ad un lavoro sempre più capillare di confronto e cooperazione tra la la DGPI-UIBM del MIMIT le principali piattaforme di vendita online (Alibaba, Amazon, eBay, Meta, TikTok e Vinted).
  • confezione: i prodotti originali si riconoscono in particolar modo dai dettagli. Etichette complete di tutte le informazioni, materiali curati, sigilli e codici integri sono tutti segnali di controllo e qualità.
  • marchio: un logo corretto, i simboli ® o ™, le scritte e i colori fedeli sono indizi di autenticità. Piccole differenze di parole, grafica o forme sono spesso il primo segnale di allerta rispetto alla possibile falsificazione di un prodotto.
  • simboli di conformità: per esempio – importantissimo – il marchio CE, che indica conformità tecnica rispetto alle norme europee su sicurezza, salute e tutela ambientale.

La scelta consapevole come atto di libertà

Scegliere l’originale non è un obbligo morale, è un modo di affermare la propria libertà di scelta. Significa sottrarsi alle logiche dell’inganno, rifiutare l’omologazione del “falso per tutti”, scegliere di essere parte di un’economia che premia l’invenzione e la fiducia.
Ogni acquisto autentico è un piccolo investimento nel futuro: tuo, di chi produce valore, e di chi crede nel valore delle idee.

Per approfondire puoi consultare:

– il Rapporto sulle attività svolte per la lotta alla contraffazione dalle amministrazioni competenti 2025 pubblicato ad ottobre 2025 in occasione della settimana anticontraffazione: https://uibm.mise.gov.it/images/RAPPORTO_2025.pdf 
– Il sito dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy: https://uibm.mise.gov.it/index.php/it/
– Il sito dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale – EUIPO: https://www.euipo.europa.eu/it 


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