La Direzione Generale per la Proprietà Industriale e le Imprese (DGPI-UIBM) ha pubblicato un documento congiunto, frutto della collaborazione tra istituzioni e principali piattaforme del web, come Alibaba, Amazon, eBay, Meta, TikTok, Vinted e Yoox Net-à-Porter.
Datato ottobre 2024, questo importante lavoro mira a rafforzare la lotta contro la presenza online di contenuti in violazione dei diritti di proprietà industriale, un fenomeno che rappresenta una sfida crescente nel mondo digitale.
Il documento, intitolato “Prevenzione e contrasto della contraffazione online. L’impegno comune con le principali piattaforme web”, si propone di delineare le strategie e le best practices adottate da ciascuna piattaforma per prevenire e contrastare le violazioni. Attraverso una panoramica dettagliata di azioni concrete e strumenti innovativi, il testo evidenzia come la collaborazione tra pubblico e privato possa contribuire a tutelare i diritti di creatori, aziende e innovatori.
Lo scambio illegale di prodotti contraffatti ha un impatto negativo sull’economia globale, con un valore stimato di oltre 400 miliardi di euro nel 2019, pari al 2,5% degli scambi commerciali mondiali. L’Italia si colloca al quarto posto tra i paesi più colpiti, dopo Stati Uniti, Francia e Germania, evidenziando come i criminali del falso colpiscano principalmente economie basate su innovazione e creatività. Il fenomeno si è intensificato con l’aumento delle vendite online, cresciute del 41% tra il 2018 e il 2020, molto più rispetto all’1% di incremento nel commercio totale. La contraffazione digitale riguarda principalmente calzature, abbigliamento, profumi, cosmetici, articoli in pelle, dispositivi elettronici, giocattoli e orologi.
Per contrastare questa diffusione, le azioni di enforcement sono state rafforzate: tra il 2019 e il 2021, le violazioni penali accertate sono aumentate significativamente, passando da 73 nel 2022 a 315 nel 2021, mentre le violazioni amministrative sono cresciute da 2 nel 2019 a 374 nel 2023, con un picco nel 2023.
Le piattaforme coinvolte, grazie al contributo di vari attori del settore, hanno condiviso le proprie esperienze e metodologie, dimostrando un impegno concreto nel creare un ambiente digitale più sicuro e rispettoso delle proprietà intellettuali. Tra le misure illustrate figurano sistemi di monitoraggio automatizzato, procedure di segnalazione rapida e strumenti di rimozione immediata dei contenuti illeciti.
Questo documento rappresenta un passo importante verso una maggiore responsabilizzazione delle piattaforme online e un rafforzamento delle politiche di tutela dei diritti di proprietà industriale, in un’epoca in cui il commercio elettronico continua a espandersi rapidamente. La collaborazione tra istituzioni e operatori del web si configura così come un elemento chiave per garantire un ecosistema digitale più equo e rispettoso delle innovazioni e delle creazioni originali.