L’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) ha pubblicato “Influencer e PI“, il primo studio che esamina come i creatori online in tutta l’Unione Europea comprendono e si relazionano con la proprietà intellettuale (PI) e come ciò plasmi ciò che milioni di giovani vedono e/o acquistano online.
Il marketing degli influencer, settore in forte espansione, esercita un impatto crescente sulle abitudini dei consumatori europei, in particolare tra i più giovani. L’indagine rivela che la maggior parte degli influencer percepisce una responsabilità verso il proprio pubblico: il 96 % si sente totalmente o in parte responsabile del contenuto che promuove. Inoltre, il 92 % dichiara di verificare sempre l’autenticità del marchio con cui collabora.
Sul fronte dei diritti di PI, l’86 % degli influencer sostiene di avere familiarità almeno “in parte” con concetti come copyright, marchi e disegni. Tuttavia, emergono alcune criticità: quasi la metà degli intervistati (48 %) ritiene che parlare dell’importanza della PI non influirebbe sui propri follower, mentre il 17 % teme un impatto negativo.
Sul versante della pirateria e della contraffazione, i dati sono incoraggianti: il 94 % degli influencer afferma di evitare la promozione di prodotti contraffatti e il 93 % di abbandonare contenuti digitali piratati. Tuttavia, resta elevata la consapevolezza del fatto che promuovere merci o contenuti non originali può comportare rischi per la salute e sicurezza degli utenti (97 %).
Lo studio conclude che gli influencer con marchi registrati o diritti di PI propri sono in una posizione imprenditoriale più avanzata: il 55 % di questi ha un proprio brand e il 33 % un negozio online, rispetto al 24 % e 14 % tra chi non possiede diritti di PI.




